“Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti

di Gianni Quilici
     E’ un film, a suo modo, divertente, perché il protagonista, Giovanni è recitato da Moretti con la sua originalissima inflessione parodistica e con frecciate che colpiscono il bersaglio, tanto che alcune di esse potranno diventare proverbiali, come è successo in altre pellicole.
     E’ un film, a suo modo, pensante, perché riflette sui registi, sui film e sul cinema oggi, citando, giocando e nel caso di Fellini, ricreandolo con il circo, con la sequenza de La dolce vita, e con il corteo finale, utopico omaggio a un possibile sol dell’avvenire
     E’ un film, a suo modo, politico, perché è critica non soltanto delle ideologie ossificate del Pci stalinista, ma anche del regista dittatoriale e della sua relazione coniugale rigida, scontata.
     E’ un film, a suo modo, spiazzante, perché non cerca l’identificazione con il protagonista e perché presenta una narrazione ad incastro, non lineare, alternando più piani narrativi. che possono lasciare perplesso lo spettatore medio.
     E’, a suo modo, un film, anche, sentimentale, anche se, a quel livello, poco approfondito, perché il protagonista inflessibile nel set e nella vita attraversa, costretto dalle scelte della moglie, una crisi personale, che lo fa diventare più morbido, più vicino agli aspetti più intimi dell’esistenza.
     E’ un film che canta, in cui le diverse famose canzoni hanno un senso espressivo. Si pensi quando il regista e l’intera troupe bloccano le riprese e iniziano a danzare sulle note di “Voglio vederti danzare “ di Franco Battiato.
     E’ un film che riesce a toccare, a volte, la poesia. Quando, in macchina, canta con l’Aretha Franklin in The Blues Brothers, nella sequenza de La dolce vita con i volti degli spettatori e la voce di Luigi Tenco in Lontano lontano, quando si appassiona a raccontare come la morte sia resa vera citando Un breve film sull’uccidere di Kieslowski e nel corteo finale, libera scelta di mutare ciò che è stata la Storia, come desiderio implicito di cambiare questa storia, che vivendo stiamo, a noi spettatori.

IL SOL DELL’AVVENIRE

di Nanni Moretti. Con Nanni Moretti, Margherita Buy, Silvio Orlando, Barbora Bobulova. Flavio Furno, Mathieu Amalric, Zsolt Anger, Jerzy Stuhr, Teco Celio, Valentina Romani, Elena Lietti, Blu Yoshimi, Benjamin Stender, Beniamino Marcone, Francesco Brandi, Enrico Cerretti, Francesco Rossini, Rosario Lisma, Laura Nardi., durata 95 min. – Italia 2023

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