“ A letto con Sartre” di Samuel Benchetrit

di Gianni Quilici

       Mi sono chiesto, dopo aver visto “A letto con Sartre”, se, durante la visione, fossi stato condizionato dalle prime impressioni negative, senza pormi dal punto di vista del regista in modo libero, senza pregiudizi.

       Me lo sono chiesto, perché leggendo alcune critiche positive si scrive “ di omaccioni cattivissimi ma dal cuore tenerissimo … di vignette di umorismo surreale e post-tarantiniano… di commedia surreale, filmata con uno stile alla Kaurismaki . . .”

       Certo che questi aspetti ci sono, ma i risultati?
E’ vero che si percepisce l’influenza di Kaurismaki, soprattutto per l’impassibilità con cui i protagonisti vivono sia la ferocia che l’amore, l’indifferenza che la rassegnazione. Manca tuttavia di Kaurismaki la profondità.

        Samuel Benchetrit oscilla, nella rappresentazione, tra la farsa e il sentimento. Soltanto che la farsa raramente diventa comicità o ironia, come si proporrebbe. Gli manca la forza critica e la velocità della gag. Tutta la parte (consistente) intorno alla realizzazione della commedia sul rapporto tra Sartre e Simone De Beavoir è desolante per la banale caricatura. Il sentimento diventa, invece, sentimentalismo, perché non ha spessore psicologico alcuno.

        Sul legame eroticamente libero e intellettualmente intenso e radicale tra Sartre e Simone De Beauvoir sarebbe, invece, da riconsiderare “Un amore necessario” di Fabio Carpi, realizzato nel 2001, che mi sembrò, quando lo vivi, riuscito, interpretato da un Ben Kingsley esemplare nel suo sottile cinismo .

A LETTO CON SARTRE
Regia di Samuel Benchetrit. con François Damiens, Ramzy Bedia, Vanessa Paradis, Gustave Kervern, Joey Starr, Valeria Bruni Tedeschi. Titolo originale: Love Songs for Tough Guys. Francia, 2021, durata 107 minuti.

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