“Una nuova prospettiva” di Emanuela Ponzano

UN FILM DI EMANUELA PONZANO
SUI POPOLI IN FUGA,
SUI RIFUGIATI DI IERI E DI OGGI
di Mimmo Mastrangelo

Siamo lungo la linea di un confine (probabilmente) dell’Est Europa: tre ragazzini percorrono in una fitta foresta un sentiero alla ricerca di oggetti. Una dissolvenza ed uno di loro (il talentuoso Zoltan Cservak già visto nel premiatissimo “Il Figlio di Saul”) si ritrova in quel stesso bosco al tempo della seconda guerra mondiale dove una coppia (Ivan Franek, Donatella Finocchiaro) e la loro bambina sono in fuga, ma vengono raggiunti da un comando di soldati tedeschi. Si avvertono degli spari, mentre l’occhio della camera si estende sul ragazzo che nel frattempo è stato raggiunto dai suoi compagni e riportato alla realtà. E’ quasi sera e devono raggiungere il confine prima che venga chiuso dalle guardie doganali…
Sono sequenze da “Una nuova prospettiva” (2020), ultimo lavoro di Emanuela Ponzano, già presentato in concorso nel formato breve all’ultimo Festival di Torino.
Un film bello, veramente armonico per la cura estetica, ma durissimo per la trattazione del tema. Ci porta dritti-dritti nella disperazione dei popoli braccati, oggi come ieri uomini, donne, bambini scappano dai pericoli delle guerre, dalle persecuzioni, dalla miseria più nera. Fuggono con la speranza di poter trovare in un altro posto una condizione migliore, ma spesso il loro tragico destino è già segnato. Se si pensa a quanto orrore si va consumando e rinnovando in questi giorni tra israeliani e palestinesi in quel fazzoletto di terra del Medioriente che non lo si vuole pacificato , ecco che lo sguardo di Emanuela Ponzano fa venire ancor più una stretta al cuore, ecco che quelle ultime sequenze del suo lavoro fanno commuovere con il ragazzino che cerca il volto di una bambina tra rifugiati di oggi che stanno ammassati ad una rete di recinzione in attesa di poter andare oltre il confine, provando a lasciarsi dietro le paure, le angherie subite.
Chiama in causa la Ponzano Primo Levi con le sue secche domande che scuotono (“Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?”), ma la regista-attrice nata a Bruxelles ci vuol ricordare anche tutti i muri che sono stati eretti nel vecchio continente nell’ ultimo ventennio , quelli alzati in Israele, in Messico per arrestare il transito delle genti disperate.
Per loro – in opposto al titolo del film, difficile intravedere o pensare ad “una nuova prospettiva” di vita. Lo sguardo della Ponzano, anzi lo sguardo sorpreso del ragazzino protagonista di fronte all’orrore vuol stringere un pensiero, un’utopia, una visione di mondo, in ogni immagine dell’opera sembra voler venire fuori qualcosa di incomparabile, anche un’ eccedenza stilistica che trova un alto compimento tanto nei trattenuti movimenti di macchina quanto nella curata fotografia di Daniele Ciprì (ormai è un numero uno nel ruolo). Emanuela Ponzano, che si appresta a girare la sua prima pellicola a formato lungo, con “Una nuova prospettiva” ha il merito di riuscire a tirar fuori un pensiero filmico cosciente che sfugge all’inganno della superficialità.
Girato in lingua ungherese ad Asiago Veneto nelle terre di “Torneranno i prati” del maestro Ermanno Olmi, “Una nuova prospettiva” è una produzione italo-francese.
Una Nuova Prospettiva
Regia: Emanuela Ponzano
Anno di produzione: 2020
Interpreti:
Zoltan Cservak (Il Ragazzino)
Balazs Gyula Sipos (Amico)
Mark Mozes (Amico)
Donatella Finocchiaro (La Madre della Bambina)
Ivan Franek (Il Padre della Bambina)
Allegra Michelazzo (La Bambina)
Nadia Kibout (Donna al Confine)
Vitaliano Trevisan (Capitano SS)
Leslie Csuth (Hungarian Guard)
Sebastiano Gavasso (Soldato)
Giacomo Santi (Soldato)
David Mastrullo (Soldato)
Diego De Francesco (Soldato)
Guido Laurini (Soldato)
Sergio Pereu (Soldato)
Soggetto:
Emanuela Ponzano
Sceneggiatura:
Emanuela Ponzano
Simone Riccardini
Musiche:
Teho Teardo
Montaggio:
Marco Spoletini
Costumi:
Grazia Colombini
Scenografia:
Cristina Bartoletti
Ilaria Sadun
Fotografia:
Daniele Ciprě
Suono:
Davide Saggioro (Presa Diretta)
Stefano Grosso (Montaggio)
Aleksandra Stojanovic (Rumorista)
Giancarlo Rutigliano (Mix)

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