“Un malcostume del nostro sistema cinema” di Mimmo Mastrangelo

“Il coltello in testa” di Roman Polanski

      Nel nostro Paese da anni ha preso il sopravvento un “malcostume” all’interno del sistema cinema di cui non si parla o si fa finta che non esista.
       Assistiamo alla continua nascita di contenitori (festival e rassegna) in cui la selezione delle opere, piuttosto che sul bagaglio delle conoscenze e sulla ricerca dei curatori , avviene per tramite un bando che prevede una quota di pagamento per chi (autore o produzione) volesse proporre un proprio lavoro.
         E’ insolente questa prassi, è semplicemente irrispettoso che un bel cortometraggio o un piccolo ed interessante documentario di un giovane regista possa passare sullo schermo di una rassegna solo previo pagamento.
       Un decano dei nostri critici, Adriano Aprà direbbe: “i film da mettere in locandina non bisogna aspettare che arrivino per posta, bisogna cercarli e nel proporli riconoscere un’identità autoriale“.

I commenti sono chiusi.