“Intervista con l’attrice e regista Carmen Luongo” di Mimmo Mastrangelo

carmen-luongo-porci-3Presenza scenica vigorosa. I suoi personaggi  Carmen Luongo  li ha  saputi investire puntualmente di una penetrante carica emotiva ed energica. Di  origini campane,  l’attrice-regista si è formata alla Scuola Civica  “Paolo Grassi” del Piccolo di Milano, in teatro ha lavorato,  tra gli altri, con Leo De Berardinis, massimo esponente della nostra avanguardia, Toni Servillo e il grande e compianto Antonio Neiwiller.

Nei film del marito – il regista lucano Prospero Bentivenga –  ha interpretato con versatilità diversi  personaggi,  in particolare vanno ricordati quelli di  Giulia in “Prima”, road movie che ha anticipato sullo schermo certe tematiche ambientali, e di Ariel di “Cucina bollente” con cui ha vinto più premi per la miglior interpretazione femminile.  Nel 2009,   sempre sotto la regia del marito, nella messinscena  dell’Eliade  ha dato voce e corpo ad  Andromaca, una delle figure femminili più affascinanti  della mitologia greca.  Del capolavoro omerico Luongo e Bentivenga (e il loro figlio Eduardo che interpreta il ruolo di Paride) hanno  ideato un versione  per lo schermo le cui riprese sono da poco finite.  In “Note per Iliade”, questo il titolo del film-documento girato in Basilicata,  Carmen Luongo non  veste più i panni di Andromaca ma  quelli della regina Ecuba. Abbiamo incontrato  l’attrice a Roma dove il marito sta lavorando al montaggio dell’opera.

PERCHE’  DOPO LA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE  AVETE DECISO ANCHE PER UNA  TRASPOSIZIONE FILMICA DEL TESTO OMERICO?

Era necessario un approfondimento su un poema maestoso e complesso. Prospero Bentivenga ha il cinema come suo mezzo primario d’espressione e ci ha stimolato anzitutto a scrivere un trattamento, per farne un documentario di studio insieme alla nostra troupe e agli attori. Abbiamo girato nei siti archeologici di Vaglio e del suo magnifico paesaggio e in altri luoghi della Basilicata, con scene a Metaponto, Grumento e Craco. Per la maggior parte le riprese si son tenute nell’incantevole sito di Rossano, tempio della dea Mefite e nel suggestivo abitato caduto di Serra a 1100 metri sul livello del mare.

Abbiamo, naturalmente, cercato di far tesoro dalla lezione  dei grandi della storia del cinema che hanno già fatto esperimenti di questo genere. Al Pacino ha girato con il suo gruppo di attori un documentario sul Riccardo III, Orson Welles fece un documentario in bianco e nero sui luoghi della Spagna del don Chisciotte. Pasolini sull’ Orestiade in Africa, Kennet Branagh un film documentario sulla messa in scena di Amleto…

IL FILM CHE AVETE GIRATO SI PUO’ DEFINIRLO   DEL GENERE CINEMA-TEATRO?

No. Assolutamente no. Le riprese sono state condotte con uno spirito di studio, per scrivere in seguito una sceneggiatura e se Dio vuole, farlo diventare un film. Per adesso accontentiamoci di questo studio filmato.

L’ILIADE  PRESENTA  ARGOMENTI DI RIFLESSIONE ESTREMAMENTE ATTUALI SUL TEMA DELLA GUERRA E NON SOLO…

Fin troppo. All’inizio Prospero ha posto questa riflessione: c’è un parallelo fra lo stato di guerra di tremila anni fa con le nostre guerre contemporanee? Questo è un lungo discorso. Io credo di no adesso non ci sono eroi che combattono per dei grandi valori morali come Achille o Ettore. E’ finita l’idea di guerriero, adesso ci sono soldati e civili massacrati in nome di uno sfruttamento economico.

Senza titoloQUALE SONO  LE CARATTERISTICHE DEL TUO PERSONAGGIO?

Ecuba è regina madre, moglie di Priamo re di Troia.  Ettore, il primogenito, è l’eroe che si immola per salvare la sua patria. Madre di 19 figli, fra cui Paride tornato a Troia con Elena, da regina madre diventa schiava nella casa dell’assassino. E’ un personaggio politico oltre che madre. E’ lei che difende fino alla morte il suo popolo e i suoi figli, è lei nemica giurata di Elena la spartana, da lei considerata sempre una straniera a Troia. Sa bene che Troia difficilmente può resistere all’assedio, ma nasconde nel suo animo la tragedia per incitare la sua famiglia ed il suo popolo alla resistenza. Difende sua figlia Cassandra scacciata dalla reggia e nascosta per vergogna dal padre Priamo nel tempio di Apollo, perché grida al popolo l’imminente sconfitta della città.

Ecuba è un personaggio  complesso,  è una madre antica che partorisce tanti principi guerrieri, sa bene che alcuni moriranno in battaglia ma è orgogliosa dell’eroismo della sua prole. Una donna consapevole che i suoi figli moriranno in guerra è così lontana dalla figura della madre moderna occidentale. Ecuba è regina, figlia e sposa di re e deve partorire un re che governerà a Troia. Vive negli obblighi ma non rinuncia ad amare.

QUANDO SI PREVEDE L’USCITA DEL FILM E IN QUALE CIRCUITO  VERRA’ DISTRIBUITO?

Per la fine della primavera. Il circuito dei film documentari è complesso. Ci rivolgeremo sia ai festival che ad una distribuzione televisiva.

AVETE GIRATO IN BASILICATA, UN REGIONE DI CUI SEMPRE PIU’ SI PARLA COME UN IDEALE SET CINEMATOGRAFICO….

Lo scenario è magnifico. I paesaggi, le albe e i tramonti, perfino le pietre dei siti archeologici hanno un’anima viva. Dopo anni Prospero ritorna a girare nella sua regione, fra la sua gente e gli dedica questo film sull’Iliade. E’ una terra arcaica, gente rispettosa del proprio territorio, combattiva e dignitosa, difende le proprie tradizioni, il territorio e la propria storia. La sua terra s’addice perfettamente al racconto omerico. I suoi calanchi, i fiumi, i mari, i piccoli paesi arroccati sulle sue dolci colline o arrampicati sulle rocciose montagne. Troia era situata nell’attuale Turchia ed il suo paesaggio è affine a molti luoghi della Lucania.

QUANTO PENSI SIA IMPORTANTE NEL TEMPO DELLA RETE, DEL WEB  UN RITORNO AI CLASSICI?

I racconti omerici sono parte fondante del nostro grande mito del Mediterraneo. Sia l’Odissea che l’Iliade, anche se non vengono letti o studiati da tutti, sono antropologicamente in Noi, popoli bagnati da questo mare. I suoi personaggi archetipo pervadono tutta la nostra letteratura, il cinema e la nostra vita, web compreso.

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