“Controcorrente” del Circolo del cinema di Lucca

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E’ l’ultimo ciclo di questa stagione cinematografica e vogliamo ringraziarvi, cari soci, perché forse mai come quest’anno c’è stata una presenza così numerosa e viva ai nostri film. Merito anche dei buoni cicli di San Micheletto, che allargano la nostra offerta alla grande storia del cinema.

Terminiamo con un ciclo “controcorrente”. Perché controcorrente è la figura di Steve Jobs geniale e irascibile inventore della Apple; perché “controcorrente” è Fuocoammare, film mediterraneo e meticcio che prospetta l’unica vera e possibile strada per il futuro; perché lo è Il club un film aspro sulle malefatte e ipocrisie della Chiesa; perché lo è Brooklyn nella ricerca positiva di una difficile identità nazionale irlandese, oltre la famiglia e la patria. Con una eccezione: una brillante commedia francese, con un attore,  di film in film, sempre più bravo: Fabrice Luchini.

Giovedì 28 aprile 2016

Steve Jobs di Danny Boyle. con Michael Fassbender, Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels,  durata 119 min. – USA 2015

Il nuovo film di Danny Boyle scava acutamente dentro i sentimenti  e le visioni  dell’uomo Steve Jobs, insicuro e maniaco, testardo ed arrogante, “incompatibile” con il resto del mondo. Merito della formidabile sceneggiatura di Aaron Sorkin e delle recitazioni strepitose di Michael Fassbender, magnetico ed ipnotico  e di Kate Winslet irreprensibile e  fascinosa.

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5 maggio 2016

Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Con Samuele Pucillo, Mattias Cucina, Samuele Caruana, Pietro Bartolo, Giuseppe Fragapane. durata 107 min. – Italia, Francia 2016

Ha vinto l’Orso d’oro di Berlino e ha avuto riconoscimenti in tutta Europa. Non chiamiamolo “documentario” un film come Fuocoammare!. Quello di Gianfranco Rosi è, infatti, cinema meticcio, dove finzione e realtà si fondono armoniosamente. Fuocoammare racconta, infatti, di Samuele (e della sua famiglia) che ha 12 anni, va a scuola, ama tirare con la fionda anche di notte. E racconta di coloro che sbarcano a Lampedusa visti da vicino, con sequenze riprese dal vero intense e a volte emozionanti, ma senza ricercare mai il facile sensazionalismo.

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12 maggio 2016

La Corte di Christian Vincent. Con Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen, Eva Lallier, Miss Ming, Berenice Sand. durata 98 min. – Francia 2015.

Ci sono ancora film davanti a cui ci si incanta come se guardassimo la vita in diretta. E La corte di Christian Vincent ne è un esempio calzante. Brillante commedia francese, dalla scrittura impeccabile, che racconta di un giudice rigido e inflessibile, maniacale e razionale, che riconoscendo in una giurata  l’anestesista che lo aveva assistito durante una sua passata ospedalizzazione si innamora come un ragazzino. Grandioso  Fabrice Luchini, premiato come miglior attore all’ultima Mostra di Venezia.

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Giovedì 19 maggio 2016

Brooklyn di John Crowley. Con Saoirse Ronan, Domhnall Gleeson, Emory Cohen. 113 min.  Irlanda, Gran Bretagna 2015.

Anni 50. Una ragazza lascia l’Irlanda per gli Stati Uniti. A Brooklyn trova alloggio in una pensione, impiego in un grande magazzino, l’amore per un tenero idraulico italoamericano. Ma la vita la metterà di fronte a un bivio… Bravo Nick Hornby ad adattare, migliorandolo assai, il romanzo di Colm Téibin, spiritosa e snella la regia di John Crowley, Brooklyn trova nei magnifici interpreti – di Saoirse Ronan è impossibile non innamorarsi – la pasta umana per un melò retrò nella forma, contemporaneo nella sostanza, avveniristico nello spirito.

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Giovedì 26 maggio 2016

Il club  di Pablo Larrain. Con Roberto Farías [I], Antonia Zegers, Alfredo Castro, Alejandro Goic, Alejandro Sieveking. Durata 98 min. – Cile 2015.

In un villaggio sperduto sulle coste del Cile vivono quattro spretati e  una suora. Tutti con  un passato di terribili ed infamanti peccati da espiare.  Un giorno arriva un giovane e ambiguo gesuita, inviato dal Vaticano per tacitare le voci, che potrebbero compromettere il buon nome della Chiesa… Amaro, duro e affascinante film Il Club apre un confronto scomodo e crudele sulle impunità riservate ai preti ed è anche, a suo modo, un appassionante  noir con un finale ambiguo che si presta alle più svariate interpretazioni. Vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino.

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Giovedì 9 giugno 2016

Film di fine stagione: sorpresa!

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