“Taccone – Fuga in salita” di Elisabetta Pandimiglio e César Augusto Meneghetti

image_Ciclistadi Gianni Quilici

Pasolini in un famoso Processo alla tappa aveva risposto a Vittorio Adorni, che lo intervistava, che sì c’erano delle facce di ciclisti, che avrebbero potuto benissimo essere utilizzate in un film. Una di queste, Vito Taccone.

Questo film, invece, lo hanno realizzato Elisabetta Pandimiglio e César Meneghetti. Senza inventare nulla. Facendosi raccontare da Taccone attimi salienti della sua vita. Andando tuttavia oltre il documentario semplicemente informativo. Facendo un film.

Perché?

Primo: Vito Taccone è stato un paradigma del Sud, un ragazzo e poi un uomo, che simbolizzava quei territori negli anni che dal ’50 arrivano agli anni ’70. Per una povertà estrema da cui aveva voluto fuggire, ma che era rimasta come un chiodo, una ferita continuamente da rimarginare.

La mia carriera ciclistica è iniziata tra sofferenze e fame, perché a casa eravamo molto, ma molto poveri e non sapevamo proprio come tirare avanti. Per sopravvivere mungevamo le pecore. Capitava spesso che, entrando nell’ovile, mio padre si lamentasse di non trovare il latte. Non potevo dirgli che ero stato io a berlo tutto”.

Da qui il desiderio di riscatto, che si esprimeva non solo con le vittorie, ma anche con una personalità, che lo rendeva diverso dagli altri ciclisti. Taccone, infatti, pareva sempre in lotta con il mondo, con la sua parlantina fluente e diretta e con una vis polemica spesso sull’orlo di una crisi di nervi.

Sergio Zavoli, per questo, lo utilizzava, spesso, al Processo alla tappa, perché Taccone rendeva la trasmissione interessante e coinvolgente; ma anche il ciclista abruzzese utilizzava Zavoli, creando, a volte, polemiche ad arte. La ragione: i soldi. Ferita, come si è detto, che veniva da lontano e che non si era rimarginata.

Secondo: su queste interviste Elisabetta Pandimiglio e César Augusto Meneghetti hanno intrecciato documentari d’epoca riuscendo a fondere il pubblico con il privato, con un montaggio tagliente e incalzante e pause meditative espressive,  e a far emergere anche confessioni inedite, intime, ma anche pubbliche.


TACCONE – FUGA IN SALITA

Regia: César Augusto Meneghetti, Elisabetta Pandimiglio

Anno di produzione: 2007

Durata: 32′

Tipologia: documentario

Genere: biografico/sportivo

Paese: Italia

Produzione: Mariposa Film, B+W Filmes

Formato di proiezione: Beta SP, colore e bianco e nero

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