“Peel – An Exercise in Discipline” di Jane Campion

proportional_620_5935467790_14ed995c67_zdi Caterina Donatelli

Non parlo bene l’inglese, mi affanno sempre a cercare traduzioni o a farle grossolanamente, per non perdere il senso di quello che vedo, leggo o ascolto. Questa volta lascio stare e guardo il cortometraggio di Jane Campion, sentendomi in difetto perché non ho trovato una versione in italiano con i sottotitoli; in questo modo trascuro una parte del suo lavoro, ma capisco dalla prima inquadratura che guadagno l’attenzione sulla costruzione delle immagini.

La partenza è già cinema, siamo tutti in una macchina con i personaggi delle storia. Un ragazzino lentigginoso dallo sguardo limpido gioca con un’arancia lanciandola contro il vetro, i genitori discutono, lui la sbuccia per mangiarsela e lancia fuori dal finestrino le bucce; la madre lo rimprovera e il padre lo fa scendere per raccoglierle.

Attorno a questa piccola cosa si sviluppa il tema del corto, ed è come un centrino fatto all’uncinetto che la regista, agli esordi del suo percorso artistico, lavora con la cinepresa moltiplicando l’istante in una miriade di frammenti che si aprono in un caleidoscopio di ‘visioni’. Per me, che sono una malata delle immagini è un piccolo capolavoro proprio perché punta l’inquadratura sul vocabolario muto dei dettagli della scena, per raccontare l’abitacolo sentimentale di una famiglia con le sue traiettorie comportamentali, dando voce ai momenti, cesellandoli e restituendoli all’occhio, che altrimenti li avrebbe persi.

C’è dietro un’attenzione antropologica per la natura degli umori, passandoli nel setaccio poetico del cinema che usa lo strumento del racconto, per bucare la membrana sottile della realtà.

Peel – An Exercise in Discipline, girato nel 1982 e Palma d’oro a Cannes nel 1986, ha dentro il genoma dei film che verranno negli anni successivi, ma con qualcosa in più: la massa dell’intenzione, la voglia del fare cinema di un’esordiente che scava e gira attorno ai personaggi, che ne tocca i pensieri e li muta in immagini nei pochi minuti a disposizione, mettendoci l’asprezza creativa di chi comincia, che spesso è il tempo migliore, il più autentico.

Peel – An Exercise in Discipline

di Jane Campion

1982. Durata: 8 minuti.

https://www.youtube.com/watch?v=Z9lVexu0GOg


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