“Little Miss Sunshine” di Jonathan Dayton e Valerie Faris

di Thomas Martinelli

Situazione familiare on the road, il film vincitore all’ultimo Sundance Festival è una commedia americana che rovescia in parte i modelli tradizionali del genere.

La forza di Little Miss Sunshine si concentra nella variegata e inconsueta caratterizzazione dei suoi protagonisti perdenti ma umani.

Il padre Richard è un illuso propugnatore fallito del “sogno americano” per cui chiunque può avere successo se lo vuole veramente, almeno questo insegna nel suo programma per vincere in nove passi. Il resto della famiglia disfunzionale lo subisce in questo delirio della volontà: la madre ‘onesta a tutti i costi’ Sheryl catalizza gli strani segreti di famiglia, specialmente quelli del fratello “proustiano” e aspirante suicida gay, il figlio adolescente arrabbiato “nietzschiano” che ha fatto voto di silenzio finché non verrà ammesso all’Accademia aeronautica, l’occhialuta e grassottella aspirante reginetta di bellezza Olive di sette anni (la versatile Abigail Breslin) e il nonno (uno strepitosamente irriducibile e antagonista Alan Arkin), dal linguaggio sboccato alternativo in età avazata sbattuto fuori dall’ospizio per uso di eroina.

E sono proprio questi due, in un passaggio di testimone generazionale ad un tempo tenero e al limite a darci la sintesi migliore della filosofia di vita del film. “Un vero perdente non è uno che non vince. Un vero perdente è uno che ha talmente paura di non vincere da non provarci neanche” dice il nonno prima di lasciare la vita, ma non la scena. E anche se la piccola Olive non diventerà una stucchevole miss, lascerà un bel segno di riscatto familiare e di stile indipendente e non omologato.

Satirico ma non rabbioso, politicamente scorretto seppur leggero l’opera tragicomica lascia un piacevole retrogusto di fresco film medio che sa rendere universale un punto di vista diverso.
da Linea dell’occhio n. 56

LITTLE MISS SUNSHINE
Regia: Jonathan Dayton Valerie Faris
Sceneggiatura: Michael Arndt
Soggetto: Michael Arndt
Personaggi:
Greg Kinnear Greg Kinnear (Richard)
Steve Carell Steve Carell (Frank)
Toni Collette Toni Collette (Sheryl)
Paul Dano Paul Dano (Dwayne)
Abigail Breslin Abigail Breslin (Olive)
Alan Arkin Alan Arkin (Nonno)
Montaggio: Pamela Martin
Fotografia: Tim Suhrstedt
Scenografia: Kalina Ivanov
Costumi: Nancy Steiner
Musiche: Mychael Danna Devotchka
Usa 2006
Durata: 101 minuti


Lascia un commento