“Indebito” di Andrea Segre

capo 1di Mimmo Mastrangelo

Vinicio Capossela in Indebito di Andrea Segre  se ne va  in giro   per le strade di Atene senza una meta e una ragione, accompagnato solo dalle note stridenti emesse da quella chitarrina  che in Grecia chiamano baglamàs. Se ne va il cantautore di origine irpina come  un viandante mosso dai propri fantasmi, mentre le immagini del documentario di Andrea Segre fanno da specchio allo stato di crisi che vivono oggi i greci, dovuto a politiche sciagurate e alle note mostruosità della finanza e del capitalismo.

Eppure, nonostante il suo errare da flaneur per strade e vicoli dalla “crosta cadente”, Capossela una  meta ce l’ha e sono quelle osterie dalle luci soffuse e gli arredi rustici   dove sono avventori ed animatori gli attuali suonatori del rebetiko.

Centenaria, musica ribelle dalle sonorità aspre, importata nelle città elleniche nel primo dopoguerra in seguito alla tragedia   di Smirne. Questo graffiante e triste blues ellenico – nei cui testi,  brulicante di atmosfere orientali,  si parla di tragedie, dolore, prigionia, droga, esilio, lotta ma anche di passioni, amori – lo cantavano a suo tempo i rebetes,  gente semplice e con un propria dignità, musicanti perseguitati che vivevano  ai margini delle città, artisti poveri e morti in povertà,  ma che sapevano far vibrare le corde dell’animo umano  e dalla loro arte la popolazione ha saputo ponderare una propria identità moderna.

Vinicio Capossela, di cui nel 2012 è uscito l’album Rebetiko Gymnastas, nel film di Segre dice:

“Dell’artista rebetes mi ha sempre affascinato l’idea che non facesse dipendere da altri la propria felicità, ma  da quanto  era nella sua disponibilità, e cioè un’ etica, un pacchetto di sigarette, un cuore per cantare e amici in mezzo ai quali poter essere soli”.

Il film-documento di Andrea Segre è un omaggio ad una musica che si può considerare politica e di lotta, un riconoscimento a quegli artisti come Panagiotis Toudas, Markos Vamvakaris, Vasilis Tsitsanis, inventori  di un canto ammaliante e contagioso.

Dopo essere stato apprezzato  al Festival di Locarno e in altre prestigiose vetrine internazionali, Indebito è   ora uscito in versione  dvd nella collana Popoli-Doc del fiorentino  Festival dei Popoli, un film che  vuole ritrovare la Grecia di ieri, quell’ adesione popolare procurata dal rebetiko, ma nel vagabondaggio di Capossela  palpita pure (e non poteva essere diversamente)  la Grecia di oggi, di questi giorni con il suo  popolo, la sua musica, la sua cultura, il suo desiderio di risalita.

Una speranza, una voglia di riscatto  che va ben oltre alle attese che, in vista delle elezioni del prossimo 25 gennaio, sta infondendo  Syriza, la formazione di sinistra capeggiata da  Alexis Tsipras.

capo“Indebito” di Andrea Segre

con Vinicio Capossela, Theodora Athanasiou, Giorgis Christofilakis, Keti Dali, Pantelis Hatzikiriakos.

Titolo originale Rebetiko.

Documentario, durata 87 min. – Italia 2012.


Lascia un commento