Editoriale: “La rete e Berlusconi”

no-b-day

Lo straordinario successo della grande “onda viola”

di sabato scorso (5 dicembre 2009)

richiede riflessioni, confronto,

ipotesi anche per il futuro.

* * *

La novità: che sia stata la Rete

(attraverso Face Book)a proporre

e organizzare una manifestazione nazionale

per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi.

Colpisce, a prima vista, la sproporzione

tra gli strumenti apparentemente esili

(la Rete e non solo FB)

e l’obiettivo ambiziosissimo.

* * *

Alcune veloci riflessioni.

La Rete ha colto un’esigenza profonda del Paese

e l’ha tradotta in obiettivo ed iniziativa

raccogliendo adesioni insperate,

anche da chi, inizialmente, era contrario e perplesso,

ed, ancora oggi pensa

sia prematuro chiedere le dimissioni del Premier.

* * *

La rete si avvia ad essere sempre più

una rilevante forza mediatica,

capace di orientare consensi

e, in certi casi, di mobilitare eventi.

Va quindi compresa ed utilizzata

per esprimere idee ed immaginazioni,

che colgano i segni dei tempi.

* * *

Il cinema nei suoi strumenti più agili e immediati

(video, you tube),

oltre a quelli tradizionali,

può risultare di straordinaria importanza

se riesce a dare agli eventi, con tempestività,

la loro carica di verità e di complessità.

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